Penso che l’uomo essendo fondamentalmente causa dei suoi mali per quanto riguarda l’inquinamento ambientale debba porvi rimedio quanto meno per assicurarsi un futuro più sostenibile e di miglioramento. Le nuove tecniche per prevenire la contaminazione da metalli pesanti, tra cui il cadmio, suppongo elaboreranno prodotti dove il ruolo del cadmio verrà svolto da sostanze che non hanno i suoi effetti tossici o degradabili in modo da non contaminare gli alimenti in quanto perdono la propria attività tossica.
Visto oltretutto il grande livello tossico del cadmio, trovarne un valido sostituto penso sia imperativo.
Volevo porre un interrogativo: si è già a conoscenza di prodotti alternativi a quelli a base cadmio o di studi di sviluppo di teli prodotti?
Il cadmio è un contaminante dei fertilizzanti a base di fosforo. L’alternativa più semplice, veloce e praticabile è quella del biologico, che in quanto a concimi è molto regolamentato, e non a caso nei vegetali coltivati con metodi biologici si ottiene una riduzione di circa la metà del cadmio presente in quelli cresciuti con metodi tradizionali. D’altro canto non bisogna comunque fossilizzarsi sul discorso ‘fertilizzanti’, in quanto parte del cadmio presente deriva anche dagli inceneritori (viene infatti usato sia come colorante che come stabilizzante in plastiche, e come cromatura per certi acciai) e dalle attività minerarie. Una maggiore attenzione anche a questi due fattori potrebbe abbassare ancora di più il contenuto del metallo nei vegetali. Si è inoltre visto che le cosidette piogge acide, abbassando il pH, favoriscono l’assorbimento del cadmio da parte della pianta.
Penso che l’uomo essendo fondamentalmente causa dei suoi mali per quanto riguarda l’inquinamento ambientale debba porvi rimedio quanto meno per assicurarsi un futuro più sostenibile e di miglioramento. Le nuove tecniche per prevenire la contaminazione da metalli pesanti, tra cui il cadmio, suppongo elaboreranno prodotti dove il ruolo del cadmio verrà svolto da sostanze che non hanno i suoi effetti tossici o degradabili in modo da non contaminare gli alimenti in quanto perdono la propria attività tossica.
Visto oltretutto il grande livello tossico del cadmio, trovarne un valido sostituto penso sia imperativo.
Volevo porre un interrogativo: si è già a conoscenza di prodotti alternativi a quelli a base cadmio o di studi di sviluppo di teli prodotti?
Il cadmio è un contaminante dei fertilizzanti a base di fosforo. L’alternativa più semplice, veloce e praticabile è quella del biologico, che in quanto a concimi è molto regolamentato, e non a caso nei vegetali coltivati con metodi biologici si ottiene una riduzione di circa la metà del cadmio presente in quelli cresciuti con metodi tradizionali. D’altro canto non bisogna comunque fossilizzarsi sul discorso ‘fertilizzanti’, in quanto parte del cadmio presente deriva anche dagli inceneritori (viene infatti usato sia come colorante che come stabilizzante in plastiche, e come cromatura per certi acciai) e dalle attività minerarie. Una maggiore attenzione anche a questi due fattori potrebbe abbassare ancora di più il contenuto del metallo nei vegetali. Si è inoltre visto che le cosidette piogge acide, abbassando il pH, favoriscono l’assorbimento del cadmio da parte della pianta.